Pillole di Valle Olona antinoia: Torre Colombera
Oggi nascosta tra le vie del paese, la Torre Colombera è una delle pochissime testimonianze di queste opere in Valle Olona sopravvissute alla storia.
Sede dell’omonima Fondazione, l’edificio è un’antica struttura medioevale, utilizzata in tempi passati anche per l’allevamento di colombi viaggiatori (da qui li nome Colombera) e trasformata dai primi Anni ’90 in spazio espositivo sede di numerose mostre.
Faceva parte di un sistema difensivo di tre torri, situate sul ciglio terrazzato della valle Olona in posizione strategica come difesa e controllo del territorio. Le altre due torri sono anonimamente inglobate nel tessuto urbano e ridotte ad abitazione privata. Solo la Colombera è giunta a noi integra sia pur con alcune modifiche rispetto alla struttura originale.
Dal punto di vista storico la torre è da classificare tra le case-forti medioevali di età comunale e viscontea diffuse su tutto il territorio lombardo. I recenti restauri hanno evidenziato che alcuni elementi costruttivi sono tali da poter affermare che la costruzione risalga al periodo tardo romano longobardo e non all’XI° secolo come ritenuto prima degli interventi di ristrutturazione.
Alcune analogie fanno pensare possa essere coeva alla torre del complesso di Torba in valle Olona sotto Castelseprio. Quasi sicuramente la Colombera era una torre di difesa e vigilanza, avamposto di Castelseprio, importante e strategico centro dei Longobardi. (VI-VIII° secolo d.c.).
La presenza a Gorla Maggiore di un significativo insediamento di gente Longobarda è attestata da numerosi documenti notarili dell’undicesimo e dodicesimo secolo i cui contraenti vengono espressamente indicati come gente di legge Longobarda.
Le tre torri subirono, nel 1287, l’onta di una mozzatura per punire i Gorlesi che, nella lotta per la conquista della Signoria fra i Della Torre e i Visconti, si schierarono dalla parte di Castelseprio in cui si erano rifugiati i Torriani fuoriusciti da Milano.
Per quanto concerne l’utilizzo a allevamento di colombi viaggiatori, non è arbitrario supporre che il piano più alto fosse da sempre adibito a tale scopo, già in età longobarda prima, carolingia e comunale dopo, per comunicare in caso di pericolo con Castelseprio. Successivamente usati dal dominus loci in età viscontea, ne fece poi nel Rinascimento largo uso la nobile famiglia Moneta il cui ramo principale aveva residenza a Milano.
L’amministrazione Comunale, recuperando e restaurando lo storico edificio, ha voluto ricollocare al centro della vita di Gorla Maggiore una struttura attiva e appartenente alla tradizione facendone un cuore pulsante per la cultura.