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L’Olona insegna, anche le faccende più sporche possono cambiare

Ancora una volta, le schiume hanno invaso l’Olona, sempre nello stesso punto. La buona notizia, non è andata come le altre volte

Come tante altre volte, stessa scena, stessa rabbia. Con un finale diverso però. L’improvvisa comparsa di schiume nell’Olona, questa volta è riuscita ad andare oltre il semplice sdegno collettivo. Per quanto motivato, alla fine sterile.

Se però non ci si limita a questo, ma oltre a chiedere interventi si garantiscono collaborazione e competenze, alla fine i risultati arrivano. Nell’interesse di tutti.

Questo ha insegnato il nuovo caso di sversamento dalla sfioratore di Fagnano Olona, al confine con Gorla Maggiore e Solbiate Olona, con relativa copertura di schiume lungo alcune centina di metri di fiume per un paio d’ore.

Non solo, si è riusciti a intervenire. Almeno stando alle dichiarazioni, ci sono infatti buone probabilità di risalire al colpevole. Con buona probabilità, sempre lo stesso e noto da tempo, ma ora più vicini ad avere delle prove.

Dietro tutto questo, per buona parte il lungo lavoro ai fianchi di un gruppo tanto agguerrito quanto paziente di semplici cittadini, organizzati sotto le insegne degli Amici dell’Olona. La fiducia in Franco Brumana è stata ripagata. Sfogandosi quando necessario, ma continuando a impegnarsi  in prima persona per richiamare le istituzioni al proprio dovere con richieste plausibili e circostanziate.

Arrivare così non solo a una progettazione completa per intervenire su tutti i depuratori lungo l’asse dell’Olona. Ironia della sorte, annunciata proprio pochi giorni prima del nuovo brutto evento. Ancora meglio, agire subito dove possibile.

Nel caso specifico, installando sensori e relativi sistemi di allarme in prossimità degli sfioratori. Così da ridurre al minimo i tempi di intervento, senza dover dipendere dalla segnalazione del passante di turno.

Ancora meglio, abbastanza in tempo da provare almeno a risalire al colpevole. Nonostante quanto a volte si voglia far credere, impresa veramente ardua. Lo scolmatore infatti, rappresenta il punto terminale di centinaia di utenze e individuare il responsabile, con tutto il tempo a disposizione per rimuovere ogni traccia, è anche questione di fortuna.

Tra i protagonisti della vicenda, questa volta ci sta con pieno merito anche un politico. Prese in mano le redini di Alfa infatti, da cui dipende tutta la questione acque dell’Olona, il Sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli nella circostanza ha dimostrato di voler tenere fede agli impegni presi.

Importante quindi, tenere da parte un insegnamento da questa vicenda. Prima di tutto, non arrendersi nel reclamare una fiume e una valle degni di tale nome. Per ottenere risultati, farlo però in modo intelligente. Vale a dire, senza giustizialismo spiccio o una a gara a chi strilla più forte e la spara più grossa e soprattutto con richieste sensate e realistiche. Per intenderci, chiudere tutti gli scarichi dall’oggi al domani non ha molto senso, chiudere un rubinetto mentre ci si lava i denti, sì. Proporre, e nel caso imporre, alle aziende interessate scadenza adeguate per mettersi in regola, altrettanto.

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