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Pillole di Valle Olona contro la noia da Coronavirus. Casello 5

Con le misure sanitarie conseguenti all’emergenza Coronavirus, anche in Valle Olona tantissime persone si trovano costrette a passare in casa buona parte della giornata. A lungo andare, soprattutto con l’arrivo della primavera, una situazione sempre più difficile da sopportare.

L’idea è allora, sfruttando gli Spunti di Visita dell’Ecomuseo della Valle Olona, aiutare ogni giorno a scoprire un luogo forse poco conosciuto, ma capace di aiutare per qualche momento a superare la noia. Magari, anche l’idea per una passeggiata appena possibile in un luogo poco affollato e ricaricare così le energie.

Per cominciare, uno dei luoghi simbolo per gli amanti della Valle Olona raccontato da Marco Baroni per conto dell’Associazione Amici della ferrovia Valmorea.

Il Casello 5 a Castelseprio è infatti uno deipunti dove si incontrano storia, natura, industria, la passione per la bicicletta e la speranza di ritrovare i treni a vapore lungo la ferrovia della Valmorea.

Tra Cairate e Lonate Ceppino, in località Crotto Valle Olona di Castelseprio, è uno degli ultimi edifici ferroviari ancora presenti lungo la Ferrovia della Valmorea. Oggi in comodato d’uso all’Associazione Amici della Ferrovia Valmorea, è diventato luogo di ritrovo dei soci e sede di inziative.

L’edificio è uno dei pochi sopravvissuti e ha alle spalle più di cento anni di storia, in quanto costruito tra il 1913 e il 1915, quando la ferrovia, durante il prolungamento nella seconda parte del tracciato, da Cairate raggiungeva la Val Morea, denominazione successivamente corretta in Valmorea.

La funzione di casello ferroviario con il classico movimento delle sbarre abbassate per impedire agli sporadici carretti o veicoli di fermarsi, non è mai stata svolta, se non sporadicamente con l’uso di una bandiera rossa per un eventuale veicolo di passaggio, essendo la strada solo a uso locale come via consortile.

Il casello, comunque, una piccola parte della storia della Ferrovia Valmorea se l’è ritagliata, in quanto a ridosso del Crotto Valle Olona  (oggi locale con cucina bavarese), punto di ritrovo serale del sabato per le innumerevoli ragazze e ragazzi della valle che frequentavano l’animata sala da ballo e utilizzavano proprio il treno da Fagnano Olona e dai paesi limitrofi per raggiungere la località, per poi a sera inoltrata, con le scarpe in mano per non rovinarle dalle pietre, comminare a ritroso lungo i binari per tornare a casa.

Un’altra storia curiosa risale al 1951, quando una coppia appena sposata e in cerca di un’abitazione, scelse proprio il casello di soli 50 mq su due piani, con un piccolo camino a legna, attingendo l’acqua potabile prima dall’adiacente pozzo e successivamente a un centinaio di metri da una sorgiva. Lì, vi abitarono tranquillamente tutta la vita, crescendo due figli.

 

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