Pillole di Valle Olona antinoia: Cartiera Vita Mayer
Protagonista di alterne vicende, la cartiera Vita Mayer di Cairate è ancora oggi suo malgrado protagonista della storia della Valle Olona. Abbandonata da anni, resta una testimonianza tra le più importnati di un passato industriale e della ricerca, al momento ancora vana, di un futuro simboleggiato dal suo recupero. Così la racconta Alberto Pala per l’Ecomuseo della Valle Olona.
La struttura rappresenta un’area dismessa di 414.823 mq a ridosso della Pista ciclopedonale. Fino al 1975 fu però un importantissimo centro di occupazione della Valle Olona.
Costruita nei primi anni del ‘900, la cartiera testimonia l’importanza e l’impatto che ha avuto il settore industriale lungo le rive dell’Olona durante tutto il secolo.
Il fiume ha fornito alla popolazione locale la sua forza motrice e le risorse idriche necessarie per lo sviluppo della valle. Per questo motivo e per la sua storia molti letterati italiani definiscono l’Olona come fiume di civiltà.
Nel 1897, da una serie di piccoli stabilimenti in zona Enrico Vita crea un’unica grande società, la Cartiera Enrico Vita & C. La più conosciuta denominazione Vita Mayer, derica dal fatto che negli anni successivi uno dei figli eredi di Enrico Vita si sposò con Sally Mayer, membro di una importante famiglia industriale torinese.
La società, nonostante le guerre e l’emigrazione forzata della famiglia ebrea Mayer dovuta alle leggi razziali fasciste dell’epoca, ebbe uno sviluppo industriale progressivo. L’importanza della cartiera raggiunse l’apice negli Anni ’50, quando questa riuscì a dare lavoro a 2.500 operai.
Molti degli stabili dei 68.971 mq di superficie coperta hanno un valore architettonico considerevole poiché sono costruzioni con oltre cinquant’anni di età. Sfortunatamente però, l’interno dell’area privata non è agibile e a oggi nessun progetto di riqualifica e valorizzazione ha avuto risultato.
Inaccessibile all’interno, anche per questioni di sicurezza, si possono incontrare delle ottime panoramiche dell’area pedonale sul viadotto di Cairate e dal rione Barlam durante la stagione invernale, poiché durante l’estate la folta vegetazione è protagonista nella valle.