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Pillole di Valle Olona antinoia: Lazzaretto di Marnate

Per tanti, domenica è il giorno da dedicare anche alla preghiera. Una preghiera in queste settimane delicate, sentita come probabilmente non accadeva da tempo. 

In Valle Olona, sono diversi i simboli legati a questi momenti del passato. Uno però, per popolarità storia e posizione,si distingue su titti. il Lazzaretto di Marnate.

Così viene raccontato da Carlo Chierichetti nella guida Ciclopasseggiando in Valle Olona, curata dall’Ecomuseo della Valle Olona.

L’edificio è stato realizzato tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700. Costituito da una pianta semplice si compone di un vano centrale a forma rettangolare e di un vano presbiteriale a forma quadrata nel quale è collocato l’altare sovrastato da un dipinto murale in cui sono individuabili due fasi, collocabili in due distinti periodi storici.

La prima, raffigura la Beata Vergine Maria con in braccio il Bambino ed i Santi Rocco e Sebastiano. Attribuibile a Stefano Maria Legnani (Milano 1661- Bologna 1713/15) detto il Legnanino (o ad un suo allievo di bottega), è collocabile tra il 1689 ed il 1707.

La seconda, raffigura le Anime Purganti, collocate nella parte inferiore dell’opera. È  stata realizzata nel 1933 da Arturo Sommaruga (Marnate 1905 – 1988), pittore locale.

Negli ultimi anni, il Lazzaretto è tornato al centro dell’attenzione grazie all’impegno delle associazioni locali e ai buonbi risultati raggiunti con la partecipazione all’iniziativa I Luoghi del cuore, proposta dal FAI.

 

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