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Dietro lo stemma, fascino e divertimento tutti da scoprire

L’appuntamento annuale di araldica occasione per scoprire, anche con un gioco, un campo poco conosciuto

Solo raramente conosciuta a fondo, la disciplina araldica è antica e ricca di fascino. A  torto, spesso si identifica con il diritto nobiliare, anche se in realtà non vi ha nulla a che fare, o comunque molto poco. Se infatti è vero che tutti i nobili possiedono un’insegna araldica, non tutti gli stemmi appartengono ai nobili, esattamente come il cognome, di cui spesso lo stemma è semplicemente la rappresentazione grafica. La vera differenza è che nel campo araldico il “cognome graficamente espresso” non è neppure limitabile alle sole famiglie, in quanto forma espressiva usata anche dagli enti pubblici, enti morali, corpi d’armata, ecclesiastici.

Probabilmente l’ingiustificata identificazione tra araldica e mondo nobiliare sta oggi segnando il declino di questa secolare forma espressiva. Declino a cui si oppone fra gli altri il Centro Studi Araldici. Fra le iniziative messe in atto, ogni anno propone il convegno Araldica: attualità e prospettive, incontro teso ad analizzare lo stato di salute della disciplina, e a valorizzarne le sue migliori espressioni, quali studi, studiosi, artisti, pubblicazioni, monumenti, associazioni. Non si tratta dunque una giornata di studio per addetti ai lavori, ma un momento di incontro per scoprire quanto di meglio ancora oggi ruoti attorno a questa peculiare forma di comunicazione, fruibile anche da parte di chi di araldica non sa nulla.

Quest’anno questo importante appuntamento farà tappa a Varese, e a Bizzozero in particolare, dove venerdì 4 e sabato 5 maggio, presso l’Università degli Studi dell’Insubria si troveranno studiosi, appassionati e semplici curiosi.

Peculiarità dell’edizione varesina è poi l’iniziativa Caccia allo stemma, promossa congiuntamente dal Centro Studi Araldici e la testata online VareseNews, attraverso cui si è lanciato un grande censimento popolare per immortalare gli stemmi presenti nel varesotto e permetterne così la catalogazione e lo studio. Tutti gli interessati possono dunque immortalare gli emblemi araldici sparsi sul nostro territorio (su muri, camini, cancelli, tombe,…) e inviarne l’immagine con gli estremi identificativi (cioè il luogo dello scatto) all’indirizzo  araldica.varese@gmail.com per partecipare a un’iniziativa culturale senza precedenti, con la prospettiva di un simpatico omaggio.

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