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La festa è finita, nella Regione dell’Olona è tempo di lavorare

Il risanamento del fiume non può più attendere e il neo Presidente Attilio Fontana lo sa bene

Un mese di tempo, più qualche giorno legato alle festività pasquali, sembra un tempo ragionevole affinchè la nuova Giunta di Regione Lombardia si metta al lavoro senza ulteriori perdite di tempo, a partire dalle questioni più urgenti. Tra queste, rientra ormai anche l’Olona. O meglio, così si auspicano i tantissimi abitanti lungo l’asse del fiume e in particolare gli oltre 17mila aderenti del comitato legato agli Amici dell’Olona.

Soprattutto, i tempi sono maturi per richiamare il neo presidente Attilio Fontana al rispetto degli impegni assunti pubblicamente in campagna elettorale. Parte quindi prontamente una lettera a firma dell’Avvocato Franco Brumana con una richiesta di chiarimenti in merito, ora che dalle buone intenzioni si è passati alla responsabilità.

Fermo restando il tono diretto al quale ormai sono abituati i sostenitori degli Amici dell’Olona, a Fontana viene riconosciuta la buona visione d’insieme del problema, certamente aiutata dall’essere cresciuto lui per primo a ridosso del fiume. In particolare, apprezzata “la chiara visione dei problemi fondamentali del risanamento del nostro fiume da Lei espressa – si legge nella lettera -, scrivendo che I’attuazione del Piano Stralcio è una priorità alla quale si deve dare una rapida risposta dopo aver perso troppo tempo”

Questo però non sarà ragione per prolungare oltre lo stretto necessario l’attesa di interventi sul campo, anche alla luce degli scorsi cinque anni contraddistinti da tanta attenzione ma assenza totale di interventi. Prima ancora della Regione, dagli Enti responsabili più vicini al territorio.

Per questo è sempre più urgente una decisione drastica.  “Nel caso In cui Alfa non dimostri di essere adeguata ad attuare tempestivamente le iniziative necessarie per evitare le conseguenze del procedimento sanzionatorio comunitario, si potrà arrivare alla nomina di un commissario – sottolinea Brumana – Inoltre, Fontana si proponeva di verificare la possibilità di pubblicare da subito i bandi per gli incarichi di progettazione delle opere di adeguamento dei depuratori”.

Priorità assolute, per interventi non più rimandabili, con tempi pratici comunque già a ridosso della scadenza comunitaria. Nel frattempo tuttavia, resta fondamentale anche un maggiore impegno sull’attività di schedatura e controllo degli sfioratori, i primi responsabili dei tanti casi di presenza improvvisa di schiume. Un tema dove tra l’altro è cruciale una maggiore collaborazione tra Arpa e i Comuni, i più vicini all’Olona.

Di fronte all’ammontare delle multe e ai costi sociali legati al prorogarsi della mancanza di interventi, un’altra opzione diventa praticabile. “Un’efficiente Polizia del fiume consentirebbe di individuare le responsabilità dell’inquinamento diverse dal già ampiamente noto problema del mal funzionamento dei depuratori – riflette Brumana -. In questo momento infatti, per la pressoché totale carenza di attività investigative, è di fatto garantita l’impunità per ogni crimine ambientale riguardante I’Olona”.

Per adesso, un semplice promemoria o poco più. In caso di tempi per la risposta di ispirazione più politica vecchio stile, c’è da scommettersi sarà solo il primo passo di una nuova battaglia. “Ci attendiamo pertanto iniziative e chiare manifestazioni di volontà politica di risanare finalmente il fiume – conclude Brumana -. L’Olona persiste a essere inquinata solamente per un diffuso disinteresse politico, anche se da anni sono disponibili le risorse per porre fine a questa pubblica vergogna”.

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