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Tra Castellanza e Sacro Monte, con i Tapascioni la fatica non è di strada

Si conferma un grande momento di richiamo la camminata notturna unica nel proprio genere e sempre molto attesa

E’ un appuntamento tra i più folli proposti in Valle Olone. Eppure, o forse proprio per questo, è ormai diventato anche uno dei più attesi e frequentati. Dopo anni ormai, gli oltre 34 Km di distanza tra Castellanza e il Sacro Monte di Varese fanno sempre meno paura ai coraggiosi partecipanti di ogni sesso ed età. Così, come non spaventa più l’ormai tradizione ritrovo di partenza in Piazza S.Bernardo a Castellanza alle 3.30 del mattino. Come sempre, nella seconda domenica di maggio, ancora una volta l’annuale camminata notturna organizzata dal C.A.I di Castellanza e dal G.S.Tapascioni ha raccolto grandi consensi.

Sorta come pellegrinaggio per un voto alla Madonna fatto durante l’ultima guerra da un nostro concittadino scomparso, Moroni Pierino, la camminata è inserita ormai da tempo nelle manifestazioni programmate dai due gruppi. Quest’anno, sono 170 i partecipanti ad aver affrontato e superato l’insolita sfida.

Bellissimo nelle prime ore al buio vedere dal fondo gruppo le tante luci delle torce dei partecipanti lungo la pista ciclabile del Medio Olona che li avrebbe portati fino a Castiglione Olona. Qui, con gli Amici della Ferrovia Valmorea, è stato organizzato un ristoro su una delle antiche carrozze dell’area della bascula, grazie anche al contributo degli sponsor Monk’s e all’Ottica.

Giusto il tempo di riprendere fiato, poi di nuovo in cammino lungo la strada per Lozza, su verso Varese con i primi doloretti alle giunture. Prima di entrare in città, tutti pronti a indossare la maglietta stampata per l’occasione, quest’anno color verde fosforescente .

La macchia colorata attraversavo il mercatino domenicale in centro Varese non passa di sicuro inosservata. Comprensibilmente, è stata oggetto di sguardi e commenti meravigliati della gente, soprattutto al sentire dell’arrivo a piedi da Castellanza.

La salita di Sant’Ambrogio è il preludio a quella più impegnativa del percorso delle Cappelle del Sacro Monte per arrivare al Santuario. A quel punto però, si ritrovano le forze e pur con qualche doloretto, qualche problemino addebitato alle “solite scarpe non proprio adatte”, alla fine ci si ritrova tutti in cima. Passano come d’incanto i dolori e i doloretti e la soddisfazione è stampata sulla faccia di tutti i partecipanti.

Una visita al Santuario attraverso la Porta Santa, la Benedizione di Mons. Erminio Villa e l’immancabile foto di gruppo sono il corollario perfetto per una bellissima giornata passata tra tanti amici. Già si pensa alla seconda domenica di maggio 2018.

Agostino Penone
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