Storia – Gornate Olona

Gornate Olona lega la sua storia a quella del Contado del Seprio e in particolare a Castelseprio, con il quale confina. Il toponimo Gornate si presume derivi da ‘Gorno’, la cui matrice originaria è la parola teutonica ‘Gor’ che significa stagno, laghetto, palude (nel passato esistevano degli acquitrini che circondavano il paese). La presenza romana è testimoniata dalla piccola necropoli di cremati in località San Pancrazio, dove probabilmente passava la strada romana che conduceva da Novara a Como. Tra il secolo VIII e IX il territorio gornatese costituì “castellantia” di proprietà del Castrum e pertanto i suoi abitanti dovevano contribuire al mantenimento della roccaforte in cambio di ospitalità in caso di invasioni. Di particolare rilevanza storica il Monastero di Torba. Torba
La chiesa parrocchiale di San Vittore, oltre al Santuario della Madonnetta e alla chiesa di Santa Maria nel complesso di Torba, è situata nel centro cittadino; fu riedificata nel settecento probabilmente sopra un preesistente edificio medievale e dal 1581 prese il nome del Patrono del paese.

Santuario della Madonnetta
Gornate Olona. Narrano le cronache che una giovinetta muta di Caronno Ghiringhello (Varesino) venne a raccogliere legna verso Gornate Olona, aveva sete e bevve alla sorgente che sgorga dalla ripa della cascina morosina: recuperò la parola chiamando “mamma, mamma!!”. Molte persone accorse sul luogo trovarono un sasso raffigurante la madonna sul fondo dell’acqua.

Il luogo era sul confine tra Gornate Olona e Caronno Varesino, quindi per decidere dove erigere una cappella fu fatto correre un carro di mucche selvatiche. Un’altra grazia ricevuta ad un uomo, che guarì la gamba ungendola con l’olio della cappella, decise l’ampliamento dell’edificio in santuario nel 1650.

Dotata di campana nel 1680, ex – voto più antico del 1733, mentre le balaustre (oggi asportate) recavano la data del 1706. La chiesa era dedicata al Divino Salvatore, come scoperse il Cardinale I. Schuster nel 1933, quando visitò anche S. Michele, S. Croce e S. Nazaro. Nel 2004 il Comune di Gornate Olona ha commissionato all’Arch. G. De Cesare il restauro della chiesa.

Monastero di Torba
Monastero di Torba – Chiesa di S.Maria Il Monastero di Torba è una postazione militare romano-gotico-longobarda, trasformata poi in monastero benedettino. Dal 1977 è una proprietà del Fondo Ambiente Italiano che ha provveduto al restauro ed è aperto al pubblico dal 1986. Il complesso monumentale di Torba è oggi composto dalla Torre (V secolo), dalla chiesa di S. Maria e dai locali conventuali con ampio porticato. Nei pressi della chiesa sono stati rinvenuti una cripta e una fossa per le vittime della peste.

Posto in prossimità del fiume Olona, sovrastato dalla collina su cui sorgeva il Castrum, questa zona fu, fin dai tempi romani, interessata da una presenza militare con il compito di controllare il passaggio di persone e merci lungo il fiume. La torre fu eretta tra il V e il VI secolo, strettamente connessa al sistema difensivo murario del fortilizio. Di questa poderosa torre si notano i contrafforti posti a rastremare gli angoli e la parte mediana delle mura, la pianta quadrangolare, le feritoie nella parte bassa, le finestre a forma di fungo e un cornicione a dente di sega di età gotico quattrocentesca.

Nell’ VIII – IX sec. divenne un monastero femminile benedettino, la torre perse la sua funzione e accanto ad esso, usando parte delle mura, venne edificato il resto del complesso monasteriale. All’ interno della torre si possono ammirare affreschi di età Carolingia con richiami di vita monacale e di immagini sacre. Tra questi vanno ricordati il gruppo di monache oranti. l’immagine di una monaca nominata “Aliberga”, l’affresco di un velario sopra al quale è Cristo in trono tra due angeli, con a fianco la Madonna in preghiera circondata da San Giovanni e gli Apostoli, una processione di otto monache.

Dirimpetto al monastero sorge la piccola chiesa di Santa Maria, rientrante nel territorio comunale di Castelseprio. Di struttura semplice e meno vistosa della torre, ha subito nel corso della storia varie vicissitudini, come dimostrano i ritrovamenti sotto l’ attuale chiesa. L’ originale viene realizzata attorno all’ VIII secolo e consiste in un aula quadrata con abside e un campanile nell’ angolo sud ovest.

Si apportarono le modifiche che vediamo probabilmente per il franare della sovrastante collina che impediva l’accesso alla chiesa; nella nuova costruzione viene inglobato il campanile e buona parte delle mura ampliandone le dimensioni; viene realizzato l’ abside sopra il vecchio nel corso del XI sec. e, nel secolo successivo, viene rifatta l’ abside, realizzando la decorazione visibile degli archetti cechi pensili e del relativo cornicione ben lavorato e sagomato. All’ interno la chiesa presenta varie tombe, l’ accesso alla cripta (vecchia abside romanica) e delle decorazioni ad affresco del VIII – X sec.

La condizione conventuale garantì all’insediamento di Torba di superare senza conseguenze la distruzione del vicino Castrum benché la vita in questa località non fosse delle più facili, sia per l’insalubrità del luogo, sia per la generale povertà in cui versava la piccola comunità di monache. Nel 1481 si trasferirono così a Tradate abbandonando l’antico convento che fu quindi utilizzato da famiglie contadine fino al 1970.