Castiglione OlonaNotiziario

Pillole di Valle Olona antinoia: Piccolo Stelvio

Solo per chi non conosce la Valle Olona, il Piccolo Stelvio è una semplice strada, con un nome un po’ pretestuoso.

In realtà dietro quel richiamo quasi irriverente si nasconde tutta la fatica di una passione come il ciclismo amatoriale.

Si tratta infatti di una salita piuttosto impegnativa che mette in comunicazione Castiglione Olona con la frazione di Gornate Superiore e successivamente Morazzone.

Un percorso prediletto per i ciclisti di ogni ordine e grado. Dai professionisti un giorno all’anno con la Coppa Bernocchi, fino agli appassionati, pronti a mettersi alla prova sulla ripida succesisone di tornanti da togliere il fiato.

Con una lunghezza complessiva di 1.685 metri eun dislivello di 120 metri e una pendenza media del 7,1%, che tocca, nei punti più ripidi, anche il 14%, la fatica è infatti assicurata.

Divisa idealmente in due parti da un breve falsopiano, all’inizio della salita, un cartello, che riporta anche l’immagine di Fausto Coppi, ne indica i dati tecnici.

Il nome Piccolo Stelvio richiama la salita classica, protagonista del Giro d’Italia, anche se qui i tornanti sono solo 5 contro i 48 che portano in cima al passo della provincia di Sondrio.

Per i più attenti, in realtà Piccolo Stelvio indica solo la prima parte a tornanti. Dopo l’incrocio con Gornate Superiore, inizia la parte più dura, una rampa con le massime pendenze, ribattezzata Caramamma.

La salita è percorribile anche a piedi, facilitata dal fatto che nei tornanti collocati sulla destra per chi guarda dal basso sono collocati dei sentieri che permettono di tagliare parte del percorso e di giungere con maggior facilità alla frazione di Gornate Superiore.

Dalla parte opposta al Piccolo Stelvio si vedono alcuni scorci di Castiglione Olona. La zona dei Mulini. È un gruppetto di case che si affaccia sulla riva destra dell’Olona e che nei tempi, era caratterizzato dalla presenza di mulini che sfruttavano la fora idraulica per macinare. Og

gi, le ruote non ci sono più, l’ultimo è scomparsa una trentina di anni orsono. La zona è abitata ed è una parte del bellissimo Centro storico della prima città rinascimentale d’Italia.

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