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Pillole di Valle Olona antinoia: Cascina Ronchée

Poche e collocate sorpattutto nella parte settentrionale, le cascine in Valle Olona restano comunque una importante presenza sul territorio.

Anche se oggi destinata ad abitazione, una delle più antiche e caratteristiche si trova a Castelseprio, a ridosso del ben più noto Parco archeologico. Lì, a Cascina Ronchée, si è addentrato Alberto Pala per completare il racconto ispirato da Marina Marcon.

La cascina prende il nome dal pianoro Ronchée cha a sua volta si riprende al torrente Ronchè o Ronchet. Questa struttura agricola è tipica della pianura padana lombarda e normalmente si sviluppava nelle vicinanze di fontanili o rogge.

Nel caseggiato rurale si svolse un’agricoltura tradizionale, dove i braccianti e il padrone contribuivano a rendere produttivo il muntarel, ossia il rilievo morfologico più settentrionale del territorio sepriese.

La popolare famiglia Ceriani fu la proprietaria di questa azienda agricola che coltivava principalmente frumento, furmentùn (granoturco), vite e foraggio. Quest’ultimo veniva destinato al bestiame e in particolare ai bovini, un allevamento fondamentale per la produzione e commercializzazione di latte nel territorio di Castelseprio durante gli anni delle guerre mondiali.

Intorno gli Anni ’80 la cascina è divenuta una residenza privata ed è mantenuta in perfetto stato e senza alcuna rivoluzione architettonica. Ancora oggi si possono identificare i diversi stabili riuniti intorno alla corte.

La costruzione più imponente è la casa del padrone che svetta con la sua torretta, luogo divenuto tristemente famoso per il suicidio di una componente della famiglia Ceriani nel 1944.

Altri edifici agricoli sono presenti attorno al cortile: la stalla, il fienile e le abitazioni dei contadini disegnano un paesaggio tipicamente agricolo nel bel mezzo dei boschi del parco RTO.

Infatti, il fondo non comprendeva solo superfici agricole, bensì anche terreni boschivi di cui, le 3-4 famiglie di braccianti della cascina Ronchè, si avvalevano delle risorse di una zona considerata da sempre vantaggiosa, come comprova l’ubicazione limitrofa dei resti dell’insediamento fortificato del IV secolo d.C. del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Il fabbricato rurale sepriese è una dimostrazione del notevole peso che ha avuto in passato il settore primario nella Valle Olona. Il sistema economico nella valle era maggiormente differenziato rispetto ai giorni d’oggi, dove il settore secondario è predominante (vedi mappa dell’evoluzione dell’uso del suolo).

Nel 2001 gli impiegati nel settore agricolo in Valle Olona erano solamente un 0,15% del totale degli occupati, contro il 59,79% del settore puramente industriale.

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