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Pillole di Valle Olona antinoia: SS.Nazaro e Celso

Tra le tante Chiese della Valle Olona, SS. Nazaro e Celso è certamente una delle più originali. Nonostante le insolite linee moderne infatti, l’edificio di Prospiano, frazione di Gorla Minore, vanta una lunga storia, ripercorsa da Maria Antonietta Ricco per l’Ecomuseo della Valle Olona.

La tradizione considera i due Santi titolari i protomartiri della Chiesa milanese: furono infatti martirizzati nell’anno 64, durante la persecuzione neroniana.

Il gesuita padre Clivone, nella relazione della sua visita effettuata a Prospiano nel 1566, annota brevemente: “La chiesa è antica ma piccola”. La vetustà dell’edificio viene riconfermata da Carlo Borromeo nella relazione della sua visita pastorale del 1582; dopo aver rilevato che la chiesa è a navata unica, divisa in tre campate, con una lunghezza di dieci metri, una larghezza di metri 6,50 ed un’altezza di metri 5,50, prosegue sottolineando che l’esiguità e la povertà della popolazione non consentono certamente opere straordinarie ed è già molto se si riesce a sopperire alla manutenzione ordinaria.

Soltanto verso la metà del ‘600 il tempio subirà una prima trasformazione che, modificando l’originaria struttura, probabilmente romanica, gli conferirà l’aspetto attuale. Alla metà dell’Ottocento risalgono i fregi in cotto della facciata, il rosone e il bel portale. Nel 1933 al campanile quadrato fu sovrapposta una cuspide.

Foto: Dario Crespi / CC BY-SA

Nel 1961, poichè la chiesa non era più in grado di contenere l’accresciuta popolazione di Prospiano, furono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo edificio, su progetto dell’architetto Enrico Castiglioni. Consacrata nel 1964 con la stessa intitolazione, la chiesa venne considerata da molti uno dei migliori esempi di architettura contemporanea.

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