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Pillole di Valle Olona antinoia: Museo Pagani

Uno dei tesori  meglio nascosti e al tempo stesso più pregiati sotto l’aspetto artistico, si trova a Castellanza. Perfettamente integrato in un contesto naturale, il museo d’arte moderna Pagani, conosciuto semplicemente anche come museo Pagani, è uno spazio espositivo all’aperto.

Come spiega Wikipedia, è intitolato all’artista Enzo Pagani, che ne volle la creazione. Fondato nel 1957 e inaugurato nel 1965, è stato il primo parco museo sorto in Italia. Si trova in una vasta area verde di circa 40mila mq e ospita sculture e mosaici di vari artisti appartenenti a diverse correnti di arte moderna e contemporanea.

Riaperto in occasione di Expo 2015, solo per visite di gruppo organizzate, conta 650 opere d’arte, tra cui testimonianze delle avanguardie storiche del XX secolo.

Per poter permettere il migliore posizionamento delle opere nell’area verde, e quindi anche una maggiore fruibilità del museo da parte dei visitatori, Enzo Pagani decise di impostare i sentieri del parco come un reticolato di esagoni, per consentire  una più razionale e più libera distribuzione delle opere d’arte.

Foto: Wikipedia

Le 650 opere d’arte costituenti le collezioni espositive del museo sono esclusivamente mosaici e sculture, realizzate con i materiali più differenti quali marmo, pietra, bronzo, ferro, acciaio, legno, vetro, etc.

Futurismo, dadaismo e surrealismo sono rappresentati da opere quali le sculture in marmo di Hans Arp e di Oleksandr Archypenko; i mosaici di Nadia e Fernand Léger, di Gaston Chaissac, Sonia Terk Delaunay, Man Ray, Ettore Falchi e di Hans Richter; le sculture in legno, bronzo, acciaio e marmo dalle opere di Jan Koblasa, André Bloc, Christian Peschke, Mimuro Miizuma, Haruhiko Uasuda e Tomori Toyofuku.

Altre opere degne di nota sono state realizzate da Francesco Messina, Arnaldo Pomodoro, Vittorio Tavernari, Luigi Veronesi e dallo stesso fondatore Enzo Pagani. La collezione di opere d’arte continua a crescere ancora oggi.

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