Lonate CeppinoNotiziario

Pillole di Valle Olona antinoia: Mulino Taglioretti

I mulini sono uno dei simboli più importanti e più diffusi nella Valle Olona. Vera e proprioa risorsa per decenni , legata alla presenza di u fiume dalla portaa ideale e regolare, oggi sono quasi del tutto dismessi.

Diverse sono però ancora le tracce presenti sul territorio, soprattutto nel donfovalle. Il Mulino Taglioretti a Lonate Ceppino è uno dei più importanti. Così viene descrittanel racconto di Alberto Pala per l’Ecomuseo della Valle Olona.

Costruzione del ‘700 situata lungo un meandro del fiume Olona, il mulino idraulico ha sfruttato una  derivazione di 900 metri che ha origine dal fiume.

L’acqua canalizzata e per alcuni trami intubata, passa al di sotto dei vari edifici esistenti per poi ricongiungersi con l’Olona più a valle a cielo aperto. Le condizioni del luogo riflettono la necessaria convivenza con il corso d’acqua che la popolazione nella Valle Olona ha dovuto sviluppare.

L’edificio nel corso della sua storia è passato dall’iniziale uso come mulino di proprietà del signor Marliani (proprietario anche del mulino Celeste di Gornate Superiore) a uno sfruttamento per la fabbricazione della carta, con la Cartiera Canziani nel 1901 e il Cartonificio Samec nel 1920, fino all’abbandono a partire dagli Anni ‘80.

Oggi lo stabile è circondato da altri edifici che ospitano oltre a delle strutture residenziali, attività economiche che sfruttano le acque del fiume Olona. Gli edifici prevalentemente di color giallo e rosso mattone sono perfettamente integrati nel paesaggio boschivo delle pendici.

Questi immobili vengono lambiti dal tracciato della Pista ciclabile, dall’antica linea ferroviaria della Valmorea e dal fiume. Inoltre l’area del Molino Taglioretti è punto di arrivo della importante Dorsale RTO, asse principale della rete sentieristica RTO e percorso di alto interesse naturalistico, paesaggistico, sportivo e storico-archeologico.

Il piccolo complesso di costruzioni riflette la capacità dell’uomo di vivere in sintonia con l’ambiente che lo circonda. Lungo questo meandro non si è cercato uno sviluppo industriale come è accaduto a poca distanza, ma si è preferito rispettare i vari elementi naturali: la vegetazione, il suolo e il fiume che è stato e sarà ancora compagno di vita degli abitanti della Valle Olona.

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