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I presepi dell’Olona aiutano la Valle a rinascere

Per chi frequenta la Valle Olona, non è Natale senza una visita all’ormai tradizionale Presepio vivente dei Calimali, a Fagnano Olona. Un appuntamento confermato ancora una volta con grande soddisfazione da chi ha scelto di dedicare una prte del proprio tempo sotto le feste al servizio della comunità.

Nell’occasione, la rappresentazione Andiamo fino a Betlemme è stata scritta da Roberta Giuffrida e diretta da Francesco Giuffrida, della compagnia teatrale La Marmotta. Il testo conteneva riflessioni di Tonino Bello, Lambert Noben e La notte Santa di Guido Gozzano.

Oltre alla grotta della natività e al villaggio di Betlemme, la scenografia realizzata dai volontari dell’associazione Calimali prevedeva un’officina vuota, una pizzeria chiusa e una fabbrica occupata. Una scelta voluta dal regista per sottolineare le emergenze del tempo in cui viviamo, ma con un messaggio di speranza simile a quello ricevuto dai pastori che “facendo la guardia al loro gregge”, scrutavano l’aurora.

Oltre quaranta i personaggi impegnati per la sacra rappresentazione. Particolare toccante, nella seconda data dedicata a Emanuele, socio dell’Associazione morto proprio pochi giorni fa. «Abbiamo volutamente lasciato vuoto il suo posto – spiega Claudio Caccin, Presidente dell’associazione Contrada dei Calimali -, accanto al trattore dove insieme ai suoi bambini ha partecipato alla rappresentazione del 26 dicembre».

In memoria di Emanuele è stato osservato qualche attimo di silenzio, oltre a dedicargli la poesia Affrettiamoci ad amare di Jan Twardowski, la stessa citata dal parroco Don Federico il giorno del funerale.

Nel complesso, sono state seicento le perosne contate durante le due serate di rappresentazione. «Ci incoraggia a proseguire nel mantenere viva questa tradizione iniziata nel 1983 – sottolinea Caccin-, e ormai coinvolge ben tre generazioni».

Il presepio in più

Quest’anno però, sul tema il fiume ha regalato un’altra bella sorpresa. Partito quasi come un gioco, ha infatti ottenuto grande risalto una sorta di presepio condiviso. Qualche settimana prima di Natale infatti, a poche centinaia di metri lungo il sentiero dell’argine, alcuni rappresentanti degli Amici dell’Olona hanno portato alcune statuine per realizzare un piccolo presepio.

Nel giro di pochi giorni, l’iniziativa si è spontaneamente allargata a tanti passanti, desiderosi di partecipare aggiungendo a loro volta qualche elemento o semplicemente lasciando un pensiero.

Nonostante qualche immancabile squallido tentativo di vandalismo, la forza del presepio alla fine ha avuto la meglio, resistendo e crescendo fino alla fine delle feste.

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