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Prove tecniche di inversione di tendenza lungo l’Olona

Dai nuovi vertici di Provincia e Alfa, primi interessanti segnali di voler affrontare il risanamento. Con la benedizione degli Amici dell’Olona

C’è un sentore insolito lungo le rive dell’Olona e, per una volta, non si parla di odori. Almeno, non direttamente. Da qualche tempo a questa parte, sembra infatti muoversi qualcosa per intraprendere il percorso verso il risanamento del fiume. Certamente, lunghissimo e duro, ma da qualche parte bisogna trovare il coraggio di iniziare.

Questo coraggio inizia a manifestarsi anche a livello di Pubblica Amministrazione. Già questa potrebbe sembrare una notizia. A renderla ancora più interessante, arriva dalle parti giuste. Vale a dire, chi è nella posizione di prendere decisioni.

La Provincia non si nasconde più. Al contrario, bacchetta

Il primo passo importante è una lettera inviata dalla Provincia di Varese a tutti i Comuni dell’asse fluviale e agli addetti ai lavori, firmata in prima persona dal Presidente Emanuele Antonelli. Un passo per certi versi dovuto, alla luce degli instancabili solleciti inviati dagli Amici dell’Olona. Comunque, rilevante per alcuni contenuti.

Prima di tutto, un richiamo ufficiale per maggiore attenzione agli sfioratori, la cui carenza d manutenzione è causa principale dei frequenti sversamenti. Soprattutto, è un intervento realizzabile subito e senza spese ingenti.

«Dagli studi condotti fino a oggi da ARPA – scrive Antonelli -, è stato evidenziato come gli scarichi originati dagli sfioratori di piena abbiano un’influenza molto rilevante sui carichi inquinanti dell’Olona. Risulta pertanto importante riuscire a gestirli nel modo corretto, affinchè arrivino a scaricare nel corso d’acqua esclusivamente acque fognarie diluite, il cui carico inquinante sia trascurabile e solo nei periodi di piogge intense».

Per ottenere risultati influenti sulla qualità delle acque serve quindi un’azione diffusa. In pratica, è un invito esplicito ai Sindaci di rimboccarsi le maniche e darsi da fare. «Si rileva come i Comuni proprietari delle reti non siano sempre in grado di produrre una documentazione tecnica precisa e completa». Esattamente quanto l’avocato Franco Brumana portavoce degli Amici dell’Olona sostiene da anni, ricevendo ogni volta risposte evasive, quando arrivano.

Per chi ha già confluito la gestione in Alfa, il problema è mettere il gestore unico in grado di conoscere la rete degli impianti e poter quindi pianificare gli interventi. Per gli altri, la necessità di dover comunque procedere in proprio.

Le Sentinelle dimenticate

C’è un altro interessante aspetto sul quale Antonelli si sofferma, nel contesto di un doveroso richiamo ai Sindaci per una maggiore sensibilizzazione della popolazione sulle segnalazioni e sui comportamenti. «Negli ultimi anni il servizio di Sentinella – una contatto raggiungibile in qualsiasi momento per segnalazioni ambientali -, è andato perdendosi, rendendo quindi impossibile l’attività di allerta in tempi rapidi. Sollecito quindi a i Comuni a rinnovare l’adesione».

Il vero inizio di Alfa

Il secondo segnale positivo arriva proprio da Alfa. L’infinita serie di ostacoli che ne hanno caratterizzato la partenza, sembrano ora sulla strada giusta per essere risolti. Doveroso ammetterlo, in parte merito anche di ha accettato la sfida di prenderne il timone.  A differenza di tante altre infatti, la poltrona dirigenziale di Alfa non è particolarmente ambita per il rapporto oneri/ricavi.

Onore quindi al sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli per aver accettato la sfida e averci messo ancora una volta la faccia. I primi passi anche in questo caso sono decisamente incoraggianti, soprattutto alla luce della benedizione inviata proprio da chi si è fatto conoscere per non essere disposto a  fare sconti a chiunque abbia una responsabilità lungo l’Olona.

« A nome degli Amici del’Olona, ringrazio anche il presidente di Alfa per l’interessamento dimostrato finora – conclude Franco Brumana -. Confidiamo in loro e constatiamo come finalmente stiamo raccogliendo i frutti della nostra caparbia insistenza».

A coronamento di tutto, pochi giorni dopo, poche ore fa, proprio Cairate è stata protagonista di un nuovo evento di schiume uscite da uno sfioratore. Questa volta, gli interventi tempestivi hanno evitato ogni sorta di danno e trasmesso un esempio ai vicini di fiume.

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