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Solo donne, o quasi, guidano la sfida in difesa dei vulnerabili

Tanta presenza femminile in prima linea negli ultimi progetti tradatesi rivolti al disagio

Chi ha avuto necessità di parlare con un assistente sociale, quasi sicuramente si sarà trovato di fronte a una donna. Raramente ci sono infatti uomini a svolgere questo ruolo molto importante per il quale sono richieste competenze in diversi ambiti e notevoli capacità relazionali.

Probabilmente per lo stesso motivo, a organizzare e promuovere iniziative contro la violenza, in particolare quella di genere, sono (quasi) sempre donne.

Non ho risposta a queste considerazioni, ma nei giorni scorsi ne ho avuto conferma. Sia il 25 Novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle donne sia il 1 Dicembre per la presentazione della Guida per operatori e volontari nella relazione con persone vulnerabili, quasi tutte donne.

Tornerò  più avanti sull’appuntamento del 25 Novembre. Oggi concentrami sula Guida, risultato di una iniziativa del Distretto di Tradate composto da 8 comuni: Castelseprio, Castiglione Olona, Gornate Olona, Lonate Ceppino, Tradate, Vedano Olona, Venegono Inferiore, Venegono Superiore.

Il progetto dal titolo “Azioni a contrasto della violenza di genere” è nato nel 2014 ed è un percorso formativo che coinvolge tutti i soggetti che entrano in contatto con la tematica, come assistenti sociali, educatori, personale scolastico, polizie locali, volontari, ecc, con l’obiettivo di costituire una modalità operativa e un linguaggio comuni.

Successivamente si sono alternate giornate di studio, formazione, convegni ed incontri, che hanno costruito un percorso di approfondimento a cui hanno contribuito anche la Silvia Nanni operatore di polizia giudiziaria. Il suo libro “L’ascolto dei soggetti vulnerabili” è stato dato in dotazione di tutti i partecipanti al progetto.

Il suo intervento al convegno è stato dedicato all’esperienza dell’ascolto dei soggetti vulnerabili collegata all’esperienza sul territorio. Il dottor Franco Posa, medico e criminologo clinico, ha parlato del contributo nelle neuroscienze nelle attività di prevenzione, indagine e riabilitazione, collegate all’esperienze sul territorio.

Al convegno del 1 Dicembre, organizzato nella sala conferenza della biblioteca Frera di Tradate, l’intervento della signora Nanni è stato dedicato all’esperienza dell’ascolto dei soggetti vulnerabili, collegandosi all’esperienza sul territorio.

L’intervento del dott. Posa riguardava le neuroscienze nelle attività di prevenzione, indagine e riabilitazione, collegandole all’esperienze sul territorio.

 Per le istituzioni sono intervenute il sindaco di Gornate Olona Barbara Bison e il vicesindaco di Tradate Claudio Ceriani. Elisa Ossola, assistente sociale del comune di Tradate è intervenuta sull’incontro con la persona vulnerabile, l’accoglienza, quali sono le difficoltà e i livelli di rischio.

In relazione al territorio, sono intervenute Maria Antonietta e Luisa Scolaro, assistenti sociali e Gabriella Colombo, insegnante (e presidente dell’associazione EERA di Tradate); il punto di vista delle associazioni è stato esposto da Pinuccia Bani (presidente dell’associazione Donna Oggi di Tradate), Luciana Lucietto (presidente del centro antiviolenza Icore), Lampugnani (una volontaria), Stefania Azzolina (coordinatrice dell’appartamento Il Volo), Giuseppe Ligotti (presidente della cooperativa sociale Nuovo Giorno).

A coordinare gli interventi, presentando gli ospiti seguendo il filo conduttore che lega i rispettivi compiti Mariella Luciani responsabile dei servizi sociali del comune di Tradate.  

La guida è destinata agli addetti ai lavori, operatori e volontari, a loro adesso il compito di relazionarsi nella quotidianità con chi subisce la violenza, che è la parte che conta e la più difficile. In bocca al lupo.

Michiamoaldo

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