Notiziario

Una LIUC sempre pronta a pensare in grande, per un grande territorio

La crescita nelle immatricolazioni sprona l’Università Cattaneo a investire nonostante i minori contributi ministeriali

Saldamente ancorata al proprio territorio, ma sempre più proiettata verso una dimensione nazionale, e non solo. Dietro questa apparente contraddizione si nasconde in realtà il successo della LIUC e con essa la mentalità dell’imprenditoria varesina di successo, pronta a osare ma senza rinnegare le proprie origini.

Il risultato,  una crescita del 23% nelle immatricolazioni all’Università Cattaneo  di Castellanza tra l’Anno Accademico 2007/08 e il 2015/16. Un successo, dal quale trarre nuovi stimoli per andare oltre. Annunciato infatti  lo stanziamento di circa 600mila euro per lo sviluppo di alcune aree dell’Università.

“Si tratta di un pacchetto di misure di valore – spiega Michele Graglia, Presidente della LIUC (a destra nella foto) -, con investimenti per la ricerca accademica, soluzioni innovative anche dal punto di vista tecnologico, per la didattica e un notevole rafforzamento della rete Wi-Fi con ampliamento della quantità di banda, sia per gli studenti sia per le tante persone in transito”.

Proprio nell’intento di arrivare lontano, agli studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, l’Università ha scelto di offrire un supporto economico per uno stage all’estero. Infine, attenzione anche alla biblioteca dell’Università, con l’acquisto di un software dedicato alla gestione del patrimonio bibliografico.

“Il nostro impegno è continuare a investire, qualsiasi sia il risultato – riprende Graglia -. Noi non distribuiamo dividendi, ma investiamo in sviluppo”. Una nota diretta anche al drastico calo dei contributi ministeriali avvenuto nell’ultimo quinquennio.

“Siamo esposti a una forte pressione competitiva – aggiunge Federico Visconti, rettore della LIUC-. Per questo dobbiamo investire  con decisione e coraggio aprendo diversi fronti di azione”.

Tra questi, il reclutamento di nuovi docenti di ruolo (l’obiettivo, entro il 2020, è passare da 40 a 50) e l’aumento degli assegni di ricerca per sostenere il percorso dei giovani ricercatori.

Sul fronte della ricerca, continuerà l’attività in quella applicata, analizzando al tempo stesso anche la capacità di innovazione delle imprese, misurata con IP3, un indice proprietario di innovazione.

A luglio, inoltre, verranno tirate le somme sull’attività della task force per la progettazione dell’offerta formativa 2020. “Stare vicino ai ragazzi è il nostro obiettivo –  conclude Visconti -. Il valore dell’Università sta nell’Università, a prescindere dalle persone. Il nostro impegno è lavorare per creare un luogo dove nascano e si sviluppino conoscenza e cultura”.

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