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Il problema non è la solita schiuma, è vederla anche a Cairate

Prontamente eseguito l’intervento, aumentano però i dubbi sulla gestione del sistema Olona

Un nuovo sfioramento di schiume colpisce l’Olona. Più della notizia in sè ormai diventata una triste consuetudine, sono luogo e modalità a sottolineare ancora una volta la vulnerabilità del sistema idrico collegato al fiume e le conseguenze di una totale assenza di strategie coordinate e di decisione nell’intervenire.

Il tombino e relativo sfioratore questa volta si trovano infatti a Cairate. Non molto lontano dalla martoriata zona di Fagnano Olona, una delle più colpite in situazioni analoghe. Al tempo stesso però, anche una dove, almeno fino a oggi, l’Olona ha raccolto attenzione superiore alla media.

Proprio da Cairate infatti, negli anni scorsi sono arrivati i primi veri e propri interventi contro scarichi abusivi, con controlli materiali lungo il letto del corso d’acqua, oltre a tenere sotto controllo le deroghe, anche solo al fine di evitarne abusi.

All’allarme puntualmente lanciato ancora una volta dagli Amici dell’Olona, è arrivata una pronta risposta da parte del Sindaco Paolo Mazzucchelli. L’assicurazione è di un pronto intervento, secondo la promessa, dovrebbe addirittura già essere stato effettuato.

La questione però resta più ampia. Per quanto tempestivamente, intervenire a posteriori non potrà mai risolvere il problema. Sempre in attesa di una presa di posizione definitiva da parte di Comuni, Provincia o Regione per affrontare una volta per tutte il risanamento dell’Olona, i giorni che passano iniziano a essere sempre più preziosi, Nel senso di una scadenza Comunitaria pericolosamente sempre più vicina, prima di trovarsi a dover usare i soldi non spesi (e spesso non presi) della depurazione per pagare multe sostanziose. Ritrovandosi alla fine a mani vuote, ma in compenso con gli sfioratori sempre belli pieni.

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