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Tra medico e paziente, il farmacista è paladino dell’aderenza terapeutica

Il punto di vista di un mestiere Troppo spesso chiamato a combattere luoghi comuni, pubblicità ingannevoli e consigli di inespertiFin dagli esordi, Web RadioTradate ha dedicato alla salute uno spazio privilegiato. Non solo in quanto l’argomento interessa chi ha problemi, ma perché in realtà è oggettivamente interessante. Tra i protagonisti dello Spazio salute, c’è la Farmacia Fior di Loto di Abbiate Guazzone e in particolare Edmond ed Eugenio, due dei dottori che lavorano nella struttura, capaci di amalgamare competenza e preparazione con la necessità di un linguaggio dosato adeguatamente ad ascoltatori che non sono tecnici. Anche la scelta degli argomenti si è rivelata particolarmente azzeccata, indubbiamente favoriti dalla possibilità di trovare spunti tra le richieste quotidiane dei clienti della Farmacia.

L’argomento della puntata di Giovedì 16 novembre di Spazio salute è stato l’aderenza terapeutica e cioè il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo a tempi, dosi, frequenza nell’assunzione di farmaci per l’intero ciclo della terapia. Un problema non da poco, La principale conseguenza alla scarsa aderenza delle prescrizioni del medico è infatti la non efficacia della terapia farmacologica che ha tra le dirette conseguenze l’aumento degli interventi di assistenza sanitaria. Il farmacista si può definire un professionista dell’aderenza terapeutica, in quanto essendo per definizione uno specialista del farmaco, si occupa della preparazione, fabbricazione, controllo dei medicinali, compresi proprio aderenza della terapia ed effetti collaterali del farmaco.

La passione dell’intervento di Edmond sull’argomento è proprio nella qualità di esperto, consapevole di quanto sia importante il controllo della continuità terapeutica. Per questo il farmacista in pratica affianca il medico di base durante il processo di cura, come accade già in ospedale dove il farmacista di reparto collabora con l’equipe medica e infermieristica. Ed è quanto dovrebbe accadere anche sul territorio, al punto che s’immagina per il farmacista un ruolo di controllore dell’aderenza terapeutica.

L’importanza del controllo della terapia è stato verificato da numerosi studi specifici, dai quali è emerso che spesso le cure assegnate dal medico, soprattutto quando non brevi, non vengono rispettate nel tempo dal paziente, con la conseguenza di inficiare i risultati. Parlando del rapporto col cliente-paziente, Edmond, ha evidenziato come la fiducia delle istituzioni nel ruolo del farmacista sembri però non coincidere con quella delle persone, a volte più propensi ad affidarsi ai consigli della pubblicità o dell’esperimento di un conoscente o a non assumere il farmaco consigliato dopo averne letto il bugiardino.

Inoltre, come il farmacista non può essere considerato un semplice commesso che deve solo vendere, anche la Farmacia non può essere considerata un negozio qualunque, in quanto chi entra esprime un bisogno cui occorre dare risposta. Del resto, la legge 69 del 2009 ha specificato quali sono le nuove funzioni assistenziali che le Farmacie possono e devono assumere: assistenza domiciliare integrata; monitoraggio sul corretto utilizzo dei medicinali prescritti; erogazioni di servizi di primo e secondo livello; esami del sangue e altre analisi; prenotazioni e prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e ritiro dei referti.

Nella Sanità moderna la nuova posizione della farmacia valorizzerà sempre di più il ruolo del farmacista, oltre che consulente esperto di salute e benessere anche capace di intervenire nelle cure primarie.

michiamoaldo

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