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La voglia di riprendersi la Valle Olona passa dal Percorso Vassallo

Inaugurato il tracciato che recupera percorsi esistenti tra i boschi da Castellanza alla ciclopedonaleUna rete di sentieri esistenti, un’Associazione piena di entusiasmo, un paio di Amministrazioni locali disponibili e soprattutto una dose abbondante di buona volontà. Una ricetta tanto semplice quanto efficace e rara da trovare dalle parti della Valle Olona, dove progettare oltre i propri confini e avviare collaborazioni non solo a parole è merce rara.

Questo, ancora più della nuova opportunità per chi vuole vivere il proprio territorio, è il messaggio importante del Percorso Vassallo. L’idea lanciata da Cipta di Gorla Maggiore alcuni anni fa, è diventata realtà.

Rimettendo in sesto una rete di tracciati esistenti, attrezzandola di segnaletica e bacheche, oltre 18 km si vanno ad aggiungere alla rete ciclopedonale della Valle Olona, nell’intento anche di attirare nuovi frequentatori. Non a caso, partendo dal centro di Castellanza, alla Corte del Ciliegio, per collegarsi alla pista ciclopedonale della Valle Olona a Gorla Maggiore. “La sfida è riuscire a spiegare agli abitanti della zona che a piedi o in bicicletta si può scoprire un ambiente ancora almeno in parte incontaminato – spiega Carla Castellanza dell’Associazione Cipta -. Una zona ricca di frammenti di storia, natura, arte e religione, senza paura di guardare anche agli aspetti meno belli”.

Negli ultimi anni infatti, della zona in questione si è parlato soprattutto in occasioni meno entusiasmanti. Dalla presenza di spacciatori, all’abbandono di rifiuti fino al passaggio abusivo di moto da enduro e altri veicoli a motore, le ragioni per restarne alla larga non mancano. Almeno, fino a oggi, con la nuova sfida lanciata all’incuria e all’illegalità, puntando sulla collaborazione dei Comuni interessati (oltre a Gorla Maggiore, Gorla Minore, Rescaldina e Marnate) per una maggiore vigilanza, e sul contributo sempre prezioso delle GEV locali.

“Oggi presentiamo il risultato di sette anni di lavori, un progetto mi auguro destinato a scrivere una pagina di storia locale – afferma Pietro Zappamiglio, Sindaco di Gorla Maggiore -. Sono stanco della dichiarazioni di circostanza, il mio obiettivo è passare alle azioni concrete e come Sindaco voglio dare l’esempio”.

Un messaggio prontamente recepito. Nonostante la giornata autunnale, la presenza all’inaugurazione è stata di quelle da ricordare. Così come quella della prima domenica di apertura del tracciato, salutata da numerosi frequentatori oltre che da un sole piacevole. “Ci siamo impegnati nel recuperare le risorse necessarie, spinti soprattutto dalla valenza didattica a favore del territorio – riflette Beatrice Bova, Assessore all’Urbanistica, all’edilizia privata, all’ecologia e ambiente e al commercio di Gorla Minore -. Tutti noi, e noi per primi, dobbiamo collaborare alla manutenzione, monitorando i tratti di competenza e sensibilizzando i cittadini”.

Intitolato ad Angelo Vassallo, ex Sindaco del comune campano di Pollica ucciso nel 2010, pioniere nella valorizzazione del territorio, il progetto è in realtà stato ispirato da un altro rimpianto grande protagonista locale in tema di territorio. Come i PLIS infatti, l’idea è stata tradotta in progetto dall’architetto Giorgio De Cesare, morto nel 2012, ma ancora oggi punto di riferimento per chi si ostina a credere nella necessità e nella possibilità di sviluppare la Valle Olona come insieme e non da punti di vista singoli, difendendo e sfruttando quanto offre il territorio senza intaccarlo.

“Puntiamo anche a una valorizzazione economica ed educativa – conclude Zappamiglio -. Vorrei che i giovani tornassero a frequentare i boschi, come i nostri nonni hanno insegnato a farlo a noi”.

Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz

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