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L’onda lunga dell’Olona ferito torna all’assalto di una Regione per intervenire

La nuova audizione mette pressione al Consiglio, alza il livello delle richieste e allarga la conoscenza dei problemiI problemi dell’Olona non si possono certo risolvere in un giorno o in un incontro. Il quadro generale della situazione dovrebbe tuttavia ormai essere chiaro a tutti i livelli per passare ai fatti. Inoltre, proprio di fronte a tempi di intervento inevitabilmente lunghi, è ormai urgente muovere i primi passi.

Poche persone con incarico istituzionale a vario titolo sembrano realmente decisi a mettersi in gioco al riguardo. Per tutti però, di fronte all’avanzata su più fronti degli Amici dell’Olona, è sempre più difficile buttare la palla in tribuna per guadagnare tempo. La combinazione ideale di sentimento popolare, forte di oltre tredicimila consensi, da una parte e l’ineccepibile forma giuridica messa in campo dall’avvocato Franco Brumana dall’altra, rendono quasi impossibile smontare le tesi avanzate.

In questa situazione si è svolto l’ultimo atto, una nuova audizione in Regione Lombardia presso la Commissione Ambiente e Protezione Civile presieduta da Luca Marsico, di fronte a una rappresentanza trasversale del Consiglio. “Considero l’incontro fortemente positivo per quanto riguarda gli obiettivi raggiunti – spiega Brumana -. Avevo preparato tutto il possibile, relazionandomi i con le Consigliere Carolina Toia, Laura Barzaghi e Paola Macchi, documentandomi e predisponendo meticolosamente il mio intervento”.

Messi tutti al corrente della situazione, la richiesta più importante però non ha raccolto il consenso sperato. “Avevo chiesto un sostegno a livello regionale sulla nostra richiesta di commissariamento, che sarebbe dovuto arrivare uno o due giorni prima dell’audizione – sottolinea Brumana -. Mi avevano sostanzialmente fatto credere che l’avrebbero fatto. Invece, ripensandoci hanno preferito non esporsi”. Niente di particolarmente nuovo già in un periodo tranquillo. Ancora di più quando ormai il mondo politico regionale è già entrato in campagna elettorale per il 2018.

L’importante però, era mettere più persone possibile al corrente della situazione e delle richieste del territorio. “Dopo aver raggiunto l’obiettivo di un’audizione solo per noi, si poneva la questione di trasmettere tutte le informazioni e registrarle a verbale, perché costituissero punti fermi e ineludibili di confronto”.

Conoscendo bene i propri avversari, l’Avvocato e la sua squadra si sono fatti trovare pronti di schemi scritti in appoggio a discorsi sintetici e diretti, senza risparmiarsi espressioni forti dove necessario. Fare in modo in pratica che nessuno possa dirsi all’oscuro del problema. “Ho accostato il Varesotto alla terra dei fuochi. Sono riuscito a dire così tutto quanto volevo venisse verbalizzato. Ho anche inviato il giorno prima un po’ di documentazione per preparare il terreno e generare l’impressione che tutto quanto dicevo non potesse essere smentito. Non credo l’abbiamo letta, ma sono serviti a darmi un simulacro di autorevolezza”.

In particolare, ora si può affermare come Regione Lombardia sia al corrente della brutta storia dei fondi ex CIPE, dell’incapacità manifesta di assumere decisioni, del quadro di illegalità connesso alla distrazione dei fondi e all’inquinamento e delle carenze dei controlli. “Ho chiesto che si attivino con urgenza le azioni per il recupero del credito, che venga commissariata la provincia ai sensi dell’articolo art 152 del testo unico, che si proceda alla fusione tra le tre società Alfa, tutela Olona e Prealpi servizi e che la questione dell’Olona venga trattata come un’emergenza, con un approccio di urgenza”.

Una rete di interessi, e altrettante responsabilità incrociati, di fronte alle quali il passato insegna come non ci si possa aspettare molto. Infatti, “quando ho finito c’è’ stato un momento interminabile di silenzio. Poi, ha preso la parola Luca Marsico evidenziando la franchezza del mio linguaggio e gli apprezzamenti proferiti verso la Commissione. È intervenuta anche Paola Macchi, sostenendo a spada tratta la nostra richiesta di commissariamento. È intervenuta Barzaghi del Pd sostenendo come qualcosa la provincia retta dal PD abbia fatto, ma senza contestare in alcun modo le mie deduzioni e le mie richieste”.

Per quanto sia difficile aspettarsi atti concreti, sicuramente si può provare ad alzare l’asticella del rischio per chi è chiamato istituzionalmente a intervenire e non l’ha ancora fatto. Questo, dalle parti dell’Olona sembra ormai sia stato capito a dovere e per questo probabilmente sarà sempre più difficile provare a prendere per stanchezza gli Amici dell’Olona puntando all’oblio.

“Marsico ha concordato con gli altri commissari di trasmettere al più presto il verbale all’esecutivo regionale e alla direzione dell’ambiente nonché di convocare in audizione la stessa direzione regionale per valutare la proposta di commissariamento e la sua attuabilità – conclude Brumana . Direi che tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Ora vedremo cosa succederà. Certamente abbiamo evidenziato il problema, siamo assunti al ruolo di interlocutori ufficiali e abbiamo posto con forza la questione del commissariamento”.

Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz

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