NotiziarioProvincia

L’Insubria mette in salvo la storia della TV che ha fatto la storia

Affidato al Centro Internazionale Insubrico l’archivio di ETL, una delle prime emittenti locali italiane

ETL, Emittente Televisiva Locale fu una delle primissime televisioni private a emittenza territoriale attiva a Varese. Molto seguita da subito, nacque nel 1974 con la denominazione di RTL, che fu insieme a Firenze Libera la prima emittente italiana a trasmettere via etere, per poi assumere nel 1977 la denominazione di ETL Varese Video. Il fondatore di questa televisione privata fu Luciano Giaccari, che operò sempre con la collaborazione diretta di Maud Ceriotti.

La sede era a Varese, in via del Cairo 4. Il palinsesto proponeva numerosi spazi d’informazione elaborati e diretti a cura di Maud Ceriotti. Tra questi, nella memoria di tanti telespettatori sono ancore presenti Il Quotidiano (Telegiornale), il rotocalco settimanale Rotosette, una rubrica periodica in diretta con il sindaco di Varese, una sezione Dibattiti che interveniva anche con inserimenti in tempo reale in caso di eventi straordinari (per esempio sul caso Moro), lo spazio dedicato al cinema normale e d’autore, programmi sportivi con l’esclusiva del Basket Varese, del Varese Calcio, del ciclismo e di altri sport minori. Ancora, numerose rubriche culturali su mostre d’arte anche a carattere ultra locale. Spazio anche ai più giovani con Giochiamocene trasmissione dedicata e condotta dai bambini, e altri programmi di musica, teatro e intrattenimento con registrazioni dal vivo degli spettacoli. All’inizio degli anni ’80 ETL ha aderito alla Syndication Net, mentre nel 1983 è entrata a far parte di Antenna Nord di proprietà dell’editore Rusconi al quale ETL fu ceduta.

Qualche giorno fa, Maud Ceriotti ha deciso di donare al Centro Internazionale Insubrico dell’ateneo varesino l’Archivio di ETL costituito da 345 videocassette U-matic 3/4′ da 60 minuti ciascuna, interamente registrate, contenenti i programmi e le trasmissioni prodotte internamente e quindi liberi da diritti.

Una parte importante della storia locale viene quindi salvata e al tempo stesso messa a disposizione di studiosi e appassionati. “Il palinsesto è estremamente vario – osserva Andrea Bellavita, docente di Linguaggi Crossmediali, Università degli Studi dell’Insubria -, con una serie di aree tematiche sufficientemente ampia da poterla considerare a tutti gli effetti una rete televisiva generalista. Consente quindi di sviluppare una prospettiva di ricerca esaustiva, di grande interesse non soltanto nell’ambito degli studi sull’evoluzione storica del mezzo televisivo in Italia, ma anche in chiave socio-culturale”.

La ricognizione analitica di questo importante archivio della comunicazione televisiva locale porta anche ad altre interessanti conclusioni. “I materiali contenuti sono integri e insieme costituiscono un corpus esaustivo e non episodico della messa in onda, tale da consentire analisi e studi completi, sia in termini diacronici sia sincronici – prosegue Bellavita -. I materiali costituiscono inoltre un vettore di solido interesse per l’approfondimento del tessuto sociale e culturale di Varese, come testimonianza dell’identità cittadina”.

Inoltre, ritenuti di grande interesse anche i materiali cartacei, che documentano gli aspetti di gestione economico-legale connessi all’esperienza di una rete televisiva. “Questo straordinario patrimonio archivistico costituisce un unicum nel quadro della storia della comunicazione locale proprio perché presenta alcuni documenti storici – aggiunge professor Fabio Minazzi, direttore del Centro Internazionale Insubrico -. Non solo consentiranno di studiare la storia della progressiva liberalizzazione della comunicazione massmediatica in ambito televisivo, ma costituiranno anche una ricchissima miniera dalla quale potranno essere ricavati molteplici materiali storici, politici, culturali e variamente documentari”.

© Riproduzione vietata

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.